La riflessione domenicale

Pubblicato giorno 2 gennaio 2021 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale

2^ Domenica dopo Natale – B –

Letture: Sir 24,1-4.12-16 / Sal 147 / Ef 1,3-6.15-18 / Gv 1,1-18

In principio…

2natale   La liturgia ci porta fuori del tempo prima di riportarci nel nostro tempo. Il viaggio del Verbo, la Parola di Dio, parte da molto lontano nel disegno del Creatore.

   Si direbbe che il luogo che abitiamo non ha niente da spartire col mondo di Dio e invece Dio venne in questo luogo inospitale: Il Verbo si fece carne e piantò la sua tenda proprio qui, pose la sua dimora fra noi, ossia prese la residenza fra gli uomini.

   Questa nostra terra, sulla quale viviamo con molte incertezze e preoccupazioni, risulta affidabile agli occhi di Dio… se è vero che ha scelto di venire ad abitarla e a farla sua dimora. Se avessimo la sensazione, a volte, di abitare in un’orrida regione, non è così. C’è una bellezza che il Creatore vede e che merita di riscoprire.

   Se ci attraversasse il dubbio che a Dio non stia a cuore la nostra vicenda più di tanto, ci si sbaglia completamente. Dio ha piantato la tenda fra noi perché è appassionato dell’umanità. È venuto nel mondo per mostrare il suo vero volto e per svelare il mistero della sua volontà.

   In principiodella nostra storia c’è un disegno di amore. Se siamo venuti su con l’idea del peccato “originale”, questo pensiero ha coperto il pensiero della grazia “originale”.

   Esiste fin dal principio una grazia originale, che è amore gratuito, immeritato, che nulla e nessuno potrà mai impedire: né il rifiuto doloroso dell’infedeltà e della rottura del rapporto con Dio, né l’affronto dell’indifferenza, né la presunzione dell’uomo di salvarsi da solo.

   Il Verbo si fece carne: Dio prende l’iniziativa e viene ad abitare accanto all’uomo.

   Dio si fece carne: Dio si rivolge a noi abitando una Persona e non un tempio. Gesù Cristo si è fatto uno di noi, perché noi diventassimo simili a lui e, per mezzo suo, fossimo partecipi della natura divina.

Dio si fa carne non preoccupandosi di venire a ristabilire l’ordine, ma solo per cercar di riallacciare una relazione tra persone. Riallacciando il contatto, solo così parte la possibilità di riscatto.

   Il Verbo si fece carne: a questo punto della storia c’è un nuovo In principio un nuovo inizio, perché a quanti lo hanno accolto, il Verbo ha dato il potere di diventare figli di Dio. La carne del Verbo è il seme di una razza nuova apparsa sulla terra, la razza dei figli di Dio.

   Ma… a una condizione: che la nostra terra accolga il Verbo, che la terra di ognuno di noi si apra al seme e lo lasci sviluppare.

   Quando il seme della Parola di Dio entra nella vita delle persone, le persone stesse diventano parola e racconto di Dio. Dio nessuno lo ha mai visto… ma tutti lo possono vedere in quanti vivono gesti e sentimenti del Figlio di Dio e sono a loro volta diventati figli di Dio.

   Questo è il disegno del Creatore e preghiamo che lui stesso lo attui in noi. Preghiamo che trovi in noi accoglienza e collaborazione.

   In principio era la Parola, il VerboIn principio di tutto dunque non l’insensatezza ma la sapienza, non il caos ma il vero bene e la vera bellezza.

   La situazione che attraversiamo è sì precaria, ma la nostra vita non è allo sbando!