Campolongo
Oltre a quelle del calendario liturgico tradizionale, la Comunità Parrocchiale di Campolongo celebra ogni anno con solennità alcune ricorrenze particolari. Sono queste le feste più sentite dalla gente, perché si tratta di quelle più strettamente legate alla storia e alla tradizione del paese. Un documento, datato 21 novembre 1739, riporta le ricorrenze che i fedeli di Campolongo da sempre hanno voluto celebrare più solennemente: “…nel dì dei Santi Filippo e Giacomo, della Dedicazione, di San Giacomo di Luglio, di Santa Caterina, della Madonna della Salute, di Sant’Antonio Abate, della Vigilia della Natività di Maria, di San Barnaba Apostolo e di San Bernardo”. Rispetto a questi, i Santi che si festeggiano oggi con solennità maggiore sono: San Giacomo Apostolo, Sant’Antonio Abate, la Madonna della Salute, Sant’Antonio da Padova e Santa Caterina d’Alessandria.
La Festa di San Giacomo Apostolo
È la Festa patronale. Un tempo si celebrava nel giorno proprio del ricordo di San Giacomo Apostolo, il 25 luglio. Oltre al canto dei Vespri e alla Santa Messa solenne celebrata “in terzo” (il celebrante era coadiuvato da un diacono e da un suddiacono), si teneva in quel giorno anche la solenne Processione con il Santissimo Sacramento per le vie del paese. Al di fuori della sfera strettamente religiosa, c’era tanto di sagra con ballo e fiera in piazza. Le famiglie partecipavano tutte unite ai vari momenti della festa indossando gli abiti più belli e preparando i dolci tipici della tradizione locale: la pöta (torta casalinga fatta con farina di mais gialla, uova, burro o olio, uva passa o erbette aromatiche) e i crosti ( i crostoli, conosciuti anche con il nome di galani). Da diversi anni ormai, la celebrazione della ricorrenza è stata spostata alla Domenica più vicina al giorno liturgico del 25 luglio. Ridimensionati di molto gli aspetti esterni, al dì d San Iaco resta comunque un momento forte per la Comunità parrocchiale, nel quale l’atto di stringersi tutti insieme attorno al Santo Protettore diviene un’occasione per riflettere sulla propria fede e sui vari aspetti della vita della Comunità. In questo giorno speciale, quale ulteriore segno di unità e collaborazione, i rappresentanti dei vari sodalizi e associazioni che operano nel paese, accompagnati dal Sindaco e dal Presidente della Regola, partecipano alla Messa solenne dedicata al Patrono indossando le loro divise e portando con sé i vari labari e stemmi distintivi.
Le due Feste in onore della Beata Vergine della Salute
Campolongo e la Madonna della Salute sono intimamente legati da secoli. La prima festa, più solenne, con le varie forme esteriori, viene celebrata la penultima domenica di agosto. Il clima di gioia si sente già per tutta la settimana che precede la festa quando Campolongo si trasforma in un vero e proprio cantiere a cielo aperto; tutti infatti lavorano per addobbare le contrade con archi e paletti rivestiti di frasche di abete bianco e decorati con fiori di carta confezionati rigorosamente a mano durante l’inverno. Ogni sera, all’imbrunire, risuona il campanòto, cioè quel particolare suono ottenuto dalle campane che vengono percosse a mano secondo l’antichissima usanza ereditata dalla chiesa aquileiese. Il gran giorno, in chiesa, al mattino viene celebrata la Santa Messa solenne in onore della Madonna e poi, nel pomeriggio, si svolge la Processione con la statua della Vergine portata a spalla dai coscritti lungo le vie del paese. Annunciata dal campanòto, accompagnata dalla devozione di una grande folla di persone che pregano e con la stupenda coreografia degli addobbi, la Processione diventa un momento irrinunciabile di festa, di sagra: vero momento di gioia e comunione del paese tutto. Alla sera la Santa Messa Vespertina chiude la giornata di preghiera. La seconda festa viene celebrata nel giorno in cui il Calendario liturgico ricorda la Presentazione di Maria al Tempio: il 21 novembre. Nelle terre sottoposte un tempo al dominio della Serenissima, in questo giorno si celebra la Madonna della Salute in ricordo della fine della grande epidemia di peste che colpì Venezia e molte zone del nord Italia tra il 1628 e il 1630. Si tratta questa volta di una ricorrenza prettamente religiosa, più intima, più orante, alla quale partecipano numerosissimi anche i fedeli provenienti dagli altri paesi della vallata. Le Sante Messe si celebrano in chiesa con l’orario festivo. Alla fine della solenne celebrazione della sera, si tiene in piazza un momento di ritrovo e svago con musica e la tradizionale castagnata organizzata dalla Pro Loco del paese. La parrocchia, in quest’occasione, mette in distribuzione il calendario Le lune d San Iaco, un vero e proprio almanacco dedicato al paese, alla sua storia e alle sue tradizioni; le offerte raccolte sono destinate ad essere utilizzate per le varie necessità della chiesa parrocchiale.
La Festa di Sant’Antonio Abate
Si celebra il 17 gennaio, nel giorno proprio del ricordo di Sant’Antonio. Il Santo ha ancora tanti devoti, che lo invocano come patrono dei macellai e salumai, dei contadini e degli allevatori e come protettore degli animali domestici; è reputato essere potente taumaturgo capace di guarire malattie terribili. Nella chiesa di Campolongo, come abbiamo visto, è raffigurato in due grandi tele. Anche se la Festa non può più essere paragonata a quella di un tempo, quando si teneva anche la benedizione delle stalle con gli animali, ogni anno molte persone partecipano alla Messa solenne in suo onore. Durante la celebrazione viene benedetto il sale, che viene poi simbolicamente donato agli allevatori e agricoltori quale buon auspicio per il loro duro lavoro e per la prosperità della terra.
La Festa di Sant’Antonio da Padova
Il ricordo del Santo dei miracoli si celebra nel giorno proprio del 13 giugno con la Santa messa solenne e in chiesa viene esposta la statua di Sant’Antonio.
La Festa di Santa Caterina d’Alessandria
Si celebra il 25 novembre, giorno proprio della memoria, con la solenne Messa in onore della Martire di Alessandria d’Egitto. Anche in quest’occasione si espone alla venerazione dei fedeli la statua della Santa.