La riflessione domenicale – Veglia Pasquale

Pubblicato giorno 3 aprile 2021 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale

Veglia Pasquale – B –

Letture: Gen 1,1 – 2,2 /Sal 103 / Gen 22,1-18 / Sal 15 / Es 14,15- 15,1 / Es 15,1-7a.17-18 / Is 54,5-14 / Sal 29 / Is 55,1-11 / Is 12,2-6 / Bar 3,9-15.32 – 4,4 / Sal 18 / Ez 36,16-17a.18-28 / Sal 41 / Rm 6,3-11 / Sal 117 / Mc 16,1-7

Lui ci precederà!

vegliap   Dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea.

Così aveva parlato Gesù, ma la parola era stata dimenticata. Considerata forse irrilevante.

Risuscitare, che cosa vuol dire? Su questo avevano paura di chiedere spiegazioni.

Vi precederò in Galilea vuol dire: vi radunerò di nuovo, sarà come ai primi tempi, sarà un nuovo inizio.

Non importa se ci sono stati abbandoni e fughe: lui si farà trovare lì dove tutto era cominciato.

Lui ci sarebbe stato comunque, pronto a ridare fiducia ai suoi e a chiamarli di nuovo al suo seguito.

Vi precederò: il Signore dà di nuovo fiducia ai suoi, anche se erano fuggiti nell’ora della Croce e si erano dispersi. Non meritavano più fiducia, ma Gesù li precede così, dando loro fiducia.

Frattanto le donne vanno alla tomba per imbalsamare… un morto, che invece è vivo. Si fanno problemi per la grossa pietra da spostare… che invece è già rovesciata!

La pietra del sepolcro è simile alla preoccupazione che grava sulla nostra vita di fede.

È la crisi (pandemica e non solo!) che stiamo vivendo. Come se ne uscirà? È la prova della nostra fede, in questi tempi.

Sono tutte pietre rese ancora più grandi dalla paura che in fondo abbiamo. E se la pietra fosse già tolta? E la via già liberata?

Dalla tomba aperta esce una voce: Non abbiate paura!

Tutte le pietre create dalle nostre paure (e dalle difficoltà che ci facciamo) vengono spostate.

È risorto, non è qui!

È questo l’annuncio che può veramente cambiare tutto. Ma le donne non sono ancora in grado di capire. Anche noi si stenta a capacitarsi della verità.

Lui è vivo. Lui c’è ancora come ai primi tempi.

Andate in Galilea, là lo vedrete.

Non è vero che nel nostro mondo nessuno più crede: sono molti coloro che non hanno ceduto all’ateismo e all’indifferenza.

Era questo lo sbaglio (pensate…) del famoso profeta Elia: Meglio morire! – diceva, – Non c’è più nessuno che crede in Dio!

Non è vero! – gli risponde il Signore -. Ci sono più di settemila uomini che non hanno piegato il ginocchio agli idoli!

Andiamo con Gesù nel mondo!

Andiamo col Vangelo. Viviamo il Vangelo e vedremo le tracce di Dio che passa nel nostro ambiente di vita… nella nostra Galilea.

Lui ci precederà.

Beati gli occhi che lo riconoscono e che sanno notare la sua presenza… magari lì dove nessuno si aspetterebbe.