La riflessione domenicale

Pubblicato giorno 11 dicembre 2021 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale

III Domenica di Avvento – C –

Letture: Sof 3,14-18 /Is 12 / Fil 4,4-7 / Lc 3,10-18

Viene uno più forte di me…

IIIAVV   La missione di Giovanni incomincia. La Parola scesa nel mondo non si rivolge a pochi eletti, perché una folla la cerca e l’ascolta. C’è un clima di novità, c’è voglia di cambiamento. Tutti escono verso il deserto con la voglia di lasciarsi alle spalle i soliti maestri della città.

   Che cosa propone Giovanni alla gente? Non impone il suo modo di vivere. Non invita a seguirlo, come farà invece Gesù. Tutti possono restare dove sono… anche gli esattori, i soldati.

   Per accogliere Gesù ci vorrà una limpidezza interiore. Se qualcuno si aspetta dal Battista indicazioni per una santità che vola alto, riceve suggerimenti molto più semplici, ma che rendono più umana la convivenza (condividere cibo e vestito…).

   Suggerimenti per rendere meno disumanizzanti i mestieri e le situazioni, gli incarichi e i rapporti tra le persone.

   Se qualcuno per il Signore fosse disposto a fare chissà quali opere e magari sacrifici straordinari, Giovanni gli dice: Guarda che basta molto meno, basta tenere un comportamento umano più elementare, con attenzione al prossimo più debole, più fragile, più bisognoso. Cerca di avere a cuore la dignità dell’altro.

   Coltiva un vincolo di fraternità e amicizia e non umiliare chi ti è sottoposto. Abbi pazienza per i limiti altrui. Usa benevolenza col prossimo…

   La domanda delle folle a S. Giovanni Battista è: Che cosa dobbiamo fare? È la stessa domanda della folla a Pietro e agli apostoli il giorno di Pentecoste. S. Luca la ripete e la sente come un interrogativo di perenne attualità.

   Dopo i buoni consigli, umani, Giovanni parla del giudizio imminente: Io vi battezzo con acqua, ma viene colui che è più forte di me e vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.

   Il pensiero di Luca, che è costante in tutti i suoi scritti, è che questo giudizio imminente e incombente non avverrà solo alla fine della storia, ma viene ogni giorno e ogni momento.

   Il ventilabro è sempre in azione per raccoglie il grano e far volare via le pagliuzze. Sembra voler dire: Sii fedele qui e ora alla tua storia, cerca il grano maturo delle opere buone secondo il Vangelo e fa volar via la polvere delle opere inutili, perditempo e dannose.

   Andavano da Giovanni a farsi battezzare. A che serve quel rito di purificazione per annegare il male, se poi la persona emerge dall’acqua senza espellere quel male dalle relazioni con il prossimo?

   Il battesimo con l’acqua fatto da Giovanni preannuncia un altro battesimo in Spirito Santo e fuoco, ma è già un battesimo che esige di cambiare in profondità.

   Il rito, e ogni cerimonia, esigono sempre che la vita si trasformi… in atteggiamenti e in opere di misericordia, e di giustizia, accontentandosi dell’onesto.

   La vita di tutti i giorni diventa il luogo in cui incarnare uno stile secondo il Vangelo.

   È uno stile possibile a chiunque, a qualsiasi categoria, in qualunque posto.