La riflessione domenicale

Pubblicato giorno 4 giugno 2022 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale

DOMENICA DI PENTECOSTE – C –

Letture: At 2,1-11 /Sal 103 /Rm 8,8-17 /Gv 14,15-16.23-26

La nuova legge dello Spirito è vita in Cristo.

   Al giorno d’oggi, molti pensano che per il loro rapporto diretto con Dio la Chiesa non sia necessaria. Si dichiarano cattolici per tradizione culturale. Pensano che la Chiesa sia come l’agenzia del sacro… la più autorevole perché svolge un’importante azione educativa e assistenziale. Questo è l’individualismo religioso ed è molto diffuso: ma la Chiesa non è realtà semplicemente umana.

Gesù ha iniziato col suo gruppo un’esperienza di comunità e di missione, quando era in vita, e dopo la morte e risurrezione la prima cosa che fa riunisce di nuovo attorno a sé i discepoli, con le sue apparizioni e per 40 giorni li forma in vista della missione universale. Con l’ascensione Gesù si sottrae al loro sguardo, ma essi rimangono uniti nel suo nome e si raccolgono in una casa a Gerusalemme, insieme a Maria sua madre. Sono pochi, circa 120 persone, eppure sono convinti che da loro sta ripartendo il raduno dell’Israele degli ultimi tempi, preannunciato dai profeti. Per questo eleggono Mattia, al posto di Giuda che manca, e così reintegrano il numero dei Dodici, simbolo delle 12 tribù del Regno messianico.

Riconoscono di essere uomini poveri, fragili e deboli, ma aspettano fiduciosi il dono dello Spirito promesso e perseverano assidui e concordi nella preghiera.

Viene il giorno della Pentecoste (la festa della mietitura degli ebrei, del raccolto, ma anche dell’alleanza in cui ricordavano la legge data da Dio). Nella Pentecoste cristiana avviene qualcosa come sul Sinai una volta. I seguaci di Gesù sentono un rumore fragoroso, un vento potente. Vedono apparire come lingue di fuoco. Tutti pieni di Spirito Santo cominciano a parlare come lo Spirito dà loro il potere di esprimersi.

Il significato di tutto questo è duplice: 1) la nuova legge scritta nei cuori è lo Spirito Santo; 2) inizia il raduno di tutti i popoli.

La nuova legge dello Spirito è vita in Cristo, energia di amore, luce di sapienza, varietà di doni… prima ancora di essere comandamento. I discepoli di Gesù vengono consacrati come gruppo convocato e come germoglio iniziale del popolo di Dio radunato per gli ultimi tempi.

Con la Pentecoste inizia il raduno dell’umanità: il popolo di Cristo nasce aperto a tutte le genti. Pietro comincia il primo annuncio del Vangelo davanti a una folla di persone di ogni nazione che è sotto il cielo. Molti accettano il messaggio e si fanno battezzare. È la vera festa del raccolto: lo Spirito riconduceva all’unità le tribù disperse.

A Pentecoste si completa la fondazione della Chiesa e si avvia la sua espansione. Il mistero della Pentecoste continua anche oggi, è perenne.

La comunità cristiana vive e si rigenera incessantemente in una comunicazione di fede e di carità, attivata dallo Spirito del Signore. Ogni giorno la Chiesa nasce dall’alto, dallo Spirito, e solo secondariamente sorge dalla libera decisione di farsi convocare.

È l’iniziativa della grazia a suscitare la risposta della fede. Il dono risplende nella povertà di coloro che lo ricevono. S.Paolo: Noi abbiamo questo tesoro in vasi di terracotta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio. (Siamo contenitori fragili, ma dentro c’è potenza che viene da Dio!). Sentiremo sempre questa nostra fragilità e la fragilità della Chiesa, ma la fede ci porterà sempre a guardare alla potenza dello Spirito di Pentecoste.