La riflessione domenicale

Pubblicato giorno 24 dicembre 2022 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale

NATALE DEL SIGNORE

Letture: Is 9,1-6 /Sal 95 /Tt 2,11-14 /Lc 2,1-14

Dio scende nell’umanità e raggiunge gli ultimi.

   Vi annuncio una grande gioia: oggi è nato per voi un Salvatore, Cristo Signore.

Il problema dei problemi è far incontrare il Salvatore e la vita. L’incontro tra la Parola che salva e la vita non è scontato.

Non basta conoscere la Parola per incontrare la vita: non è automatico.

E neppure basta conoscere e analizzare le situazioni dell’uomo perché la vita incontri la Parola.

L’incontro tra la Parola e la vita è il segno della genialità cristiana: ci vuole un colpo di genio… e al tempo stesso è miracolo dello Spirito, e frutto insieme di una grande fatica.

Non si può crescere nella fede (o forse averla semplicemente) se questa fede non trova spazio nella quotidianità della vita.

Il Vangelo non rinnega la vita quotidiana, ma la riempie di senso.

Il Vangelo del Natale è vino nuovo che rompe le botti vecchie, sfonda il senso comune e va oltre le solite cose stereotipate. Tutte cose che sono un vestito stretto per contenere la proposta del Vangelo… che però (attenzione!) questo Vangelo non è per persone straordinarie o per momenti eccezionali.

Il Vangelo è invece per uomini comuni, che desiderano uscire dalla ripetitività e dall’ovvietà.

Il Vangelo si oppone alla banalità, non alla quotidianità.

La proposta cristiana del Natale sconvolge un po’ le cose; non dà una visione ovvia di Dio e dell’uomo.

Dio che scende nell’umanità raggiunge gli ultimi… per primi! L’uomo che diventa assolutamente importante per Dio e non solo!

Il Natale è notizia lieta, non è proposta che diventa un dovere nei riguardi dell’uomo e della convivenza sociale.

È lieta notizia: certo che seguire Gesù richiede fatica, distacco, allenamento, conquista giorno dopo giorno.

Il Natale di Gesù è gioiosa notizia di Dio che ama gli uomini. Il Natale ha il fascino e la bellezza di questo atteggiamento di Dio verso questa umanità che oggi è afflitta dalle sue prove e ha le preoccupazioni di questa epoca.

La parola: Coraggio, Dio ti ama! Ti dà il suo Regno! È quella Parola che dà sollievo e beatitudine. Ama te che sei nella povertà e nelle difficoltà. Dà la sua presenza a te che sei nell’afflizione: ti dà la sua consolazione.

Sei beato perché usi misericordia. Sei mite e paziente nel costruire pace. Sei dalla parte di Dio e dell’umanità che Dio ama.

Sei figlio di Dio perché disarmi l’orgoglio e il risentimento. Ti armi invece di benevolenza, metti in programma un’opera di pace, di soccorso, di vicinanza solidale.

Il Natale di Gesù diventa un progetto di vita per te praticabile, un progetto per ogni giorno e non per qualche ritaglio di tempo.

Il Natale riempie la vita di significato e di valore… basta che tu ci creda e lo accolga in te, con gioia.