La riflessione domenicale

Pubblicato giorno 25 febbraio 2023 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale

I DOMENICA DI QUARESIMA – A

Letture: Gen 2,7-9; 3,1-7 /Sal 50 /Rm 5,12-19 /Mt 4,1-11

Siate come il Padre vostro celeste!

 Le tentazioni di Gesù non sono racconti fiabeschi, ma corrispondono a dati storici sicuri dei Vangeli.

Gesù ha rifiutato nettamente di accontentare le richieste di segni che dimostrassero chi era lui veramente. Gesù è sempre in conflitto con Satana nel corso della sua missione redentrice. Gesù è sempre impegnato a purificare le attese messianiche dei suoi seguaci.

La tentazione che Gesù ha incontrato, non solo nel deserto ma in tutta la sua esistenza, può essere così formulata: percorrere la strada indicata dalla parola di Dio (cioè la strada della Croce) o accontentare le speranze messianiche e le aspettative provenienti dal suo tempo?

Gesù rifiutò energicamente i suggerimenti che venivano dal suo ambiente: rinunciò a utilizzare le vie facili del potere, del prestigio, dei miracoli: Trasforma in pane queste pietre… Buttati giù dal pinnacolo… Tutte queste cose ti darò

Gesù insegna sempre ai suoi discepoli come alternativa al successo facile (che è sempre illusorio) la via del servizio, perché né a lui né ai suoi si addice l’essere serviti, ma solo il servire con bontà e umiltà.

Le tentazioni di Gesù si ripresentano alla Chiesa tali e quali. La Chiesa ha bisogno di schiarirsi le idee grazie a questo racconto. Gesù ha dato la sua risposta chiara di rifiuto alle proposte di Satana, soprattutto sulla Croce quando lo sfidavano: Salva te stesso, scendi dalla croce e ti crederemo. Questo equivaleva alla prima tentazione: Sfamati con un miracolo, trasforma queste pietre in pane… E poi: Dimostrati Figlio di Dio, mostra chi sei, salvati dalla morte!

Nella Bibbia ci sono altri esempi di prove e tentazioni.

Abramo: la tentazione saggia la sua speranza nella promessa.

Giobbe: è facile mantenersi fedele finché le cose gli vanno bene! Così sostiene Satana.

Dopo la crocifissione di Gesù, i suoi seguaci hanno il chiarimento decisivo: Gesù ha continuato la via del Servo del Signore, ha evitato le scappatoie e le soluzioni facili.

Così Gesù insegna a continuare pure noi la via del Servo di Jawé nonostante l’insuccesso e il fallimento che essa sembra comportare. È su questa apparenza di fallimento che la proposta di Satana cerca di far leva.

Gesù è andato avanti senza strumentalizzare Dio per obbligare a credergli. Ha moltiplicato i pani, ma non per sé stesso. Sarà glorioso, ma sulla Croce, amandoci fino a quel punto. Compirà segni, ma non per mettere Dio alla prova.

Il momento della tentazione e della prova viene per ognuno. In quel momento dobbiamo guardare al Signore Gesù.

Di lui la lettera agli Ebrei attesta: Per essere stato messo alla prova e aver sofferto personalmente, è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova.