La riflessione domenicale

Pubblicato giorno 14 agosto 2023 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale

ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

Letture: Ap 11,19; 12,1-6.10 /Sal 44 /1Cor 15,20-26/Lc 1,39-56

Onoriamo Maria!

 Maria “assunta al cielo” vuol dire “risuscitata”. “In anima e corpo” vuol dire nella sua persona intera.

Ogni persona si esprime sia con l’anima che ha dentro di sé sia col corpo: con il corpo si può manifestare un amore fattivo, concreto, operoso, affabile…

Oggi Maria è glorificata per le sue mani, per i suoi piedi… Il Vangelo ci dice che Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa di Giuda. Doveva comunicare can la parente Elisabetta e condividere la gioia di due maternità inaspettate: la prima sperata ma giunta fuori tempo, la seconda veramente superiore a qualsiasi aspettativa, il Figlio di Dio che diventa uno di noi!

Onoriamo Maria per quel suo accorrere, per la sua vicinanza premurosa e servizievole. Uno scultore locale ha raffigurato una Madonna originale (ma vera!), un po’ somigliante a S. Teresa di Calcutta, con qualche ruga e mani da lavoro… per dire quello che Maria è stata nella sua vita.

Anche le nostre mani sono importanti nel disegno di Dio, e le nostre gambe (a piedi o in macchina) quando andiamo a trovare qualcuno per condividere gioie e dolori, fatiche e speranze. Per Maria ed Elisabetta erano solo gioie di vite nascenti, almeno per il momento, perché la vita… sappiamo ciò che comporta!

Onoriamo Maria per la sua maternità che ha messo al mondo Gesù e lo ha allevato come fanno le mamme per donarlo al mondo. Quando le sue braccia lo perderanno (perché ogni figlio se ne va), abbracceranno e accoglieranno una moltitudine di figli.

E poi il cuore di Maria… in grado di accogliere la parola che chiede di essere concepita e messa al mondo.

La sua mente… perché Maria arriva a fare suoi i pensieri di Dio, pensieri inaccessibili e imperscrutabili eppure fatti propri ed espressi in quello schema mentale del cantico: L’anima mia esulta in Dio mio salvatore, perché ha guardato alla piccolezza della sua serva… Grandi cose ha fatto in me… Ha disperso i potenti, ha innalzato i piccoli

Onoriamo gli occhi di Maria… il suo sguardo in grado di cogliere le domande inespresse, di accorgersi quando viene a mancare il vino, cioè quando lo Spirito di amore si affievolisce e va ravvivato.

Onoriamo la bocca di Maria, la sua voce che esprime riconoscenza ai doni di Dio e anche la disponibilità del suo “Eccomi”.

Maria è l’esempio per tutti noi, perché Dio glorifica chi lo ha glorificato in vita… e lo ha glorificato col corpo, con fede corporea proprio come scrive anche S. Paolo: Glorificate Dio con il vostro corpo. (1Cor 6,20)

La celebrazione di Maria assunta al cielo restituisce la preziosità del nostro corpo. Con il corpo ci si mette in relazione col prossimo. Col corpo esprimiamo attenzione, premura, vicinanza, amore.

Quello che si vive in questo frattempo terreno è una sorte di gestazione del corpo glorioso che il Padre promette un domani, in un atto di creazione nuova.

Il tempo che è donato, poco o tanto che sia, è il tempo in cui si prepara ciò di cui si sarà rivestiti alla fine della storia.