La riflessione domenicale

Pubblicato giorno 19 agosto 2023 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale

XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – A

Letture: Is 56,1.6-7 /Sal 66 /Rm 11,13-15.29-32 /Mt 15,21-28

«Grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri».

   Non riesco mai a capire questa pagina del Vangelo, questo comportamento di Gesù, le sue parole così dure.

Prima impassibile di fronte alla donna pagana che soffre e supplica… anche i discepoli chiedono una soluzione: Esaudiscila! tanto che se ne vada, e ce la leviamo di torno.

Gesù, così sensibile nel sentire le sofferenze umane, fino alle lacrime… Gesù che è contrario alle discriminazioni, critico al comportamento dei farisei, questa volta adotta il loro linguaggio e arriva a dire: Non è bene dare ai cani il pane dei figli.

Per noi è sconcerto. Per la donna pagana è una prova: la prova della fede. Lei la supera brillantemente, tanto che Gesù stesso esprime ammirazione: Grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri.

Non è la prima volta che il Signore esalta la maggior disponibilità dei pagani e si mette dal loro punto di vista nel conflitto tra loro e la precedenza dei Giudei, popolo eletto.

Il Vangelo è certamente aperto ai pagani. Le ultime parole del Signore in questo Vangelo di Matteo sono: Andate in tutto il mondo e fate miei discepoli tutti i popoli.

L’episodio di oggi è ambientato dalle parti di Tiro e Sidone e proprio di loro parla indicandoli come esempio: Se a Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, già da tempo si sarebbero convertiti.

Nello stesso Vangelo di Matteo si parla dei Magi, pagani! E del centurione romano.

Al giorno d’oggi sono tanti coloro che vengono considerati pagani. Sono considerati forse fuori della salvezza, emarginati (e auto-emarginati) nella Chiesa… parlo della Chiesa mistero e non della Chiesa parrocchia.

Tutti sono ben raffigurati dalla donna cananea. La loro invocazione nel bisogno tocca il cuore di Dio.

La donna affretta l’ora di Gesù proprio come Maria alle nozze di Cana, e gli fa capire che la necessità rovescia le precedenze, la fame non conosce diritto di cittadinanza, il dolore va oltre i confini etnici e culturali, la sofferenza di un figlio precede ogni tradizione e usanza….

Questa donna ha tanta fede da piegare Dio al suo desiderio: Avvenga a te come desideri.

È tanto umile da sapere qual è il suo posto e, allo stesso tempo, tanto ardita da muovere il cuore di Dio.

Sa di non poter accampare pretese e, tuttavia, conosce la grandezza del cuore di Dio. Sa che in lui non ci sono primi e secondi, aventi diritto e no… perché lui è il Padre, diversamente da come vanno le cose del mondo.

La fede della donna insegna a non imporre a Dio la soluzione, ma semplicemente a consegnargli la situazione: Mia figlia è posseduta da un demonio.

Il suo modo di stare davanti a Dio è dire: “Tu sai ciò che è bene per me. Aiutami!”.

Diciamo così anche come famiglie, parrocchie: “Siamo davanti a te. Tu sai ciò che è bene per noi. Aiutaci!”.