La riflessione domenicale

Pubblicato giorno 23 dicembre 2023 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale

IV DOMENICA DI AVVENTO – B –

Letture: 2Sam 7,1-5.8-12.14.16 /Sal 88 /Rm 16,25-27 /Lc 1,26-38

Rallegrati, piena di grazia!

 La storia del re Davide e i libri di Samuele oggi, secondo gli studiosi, fanno parte a buon diritto dei grandi poemi dell’antichità: storie vecchie di tremila anni, arte narrativa insuperabile.

Il re era impaziente di costruire una dimora a Dio, un tempio al centro della sua città, Gerusalemme. Era tutto infervorato nel proposito e il profeta lo lasciava parlare.

Non l’ha bloccato, ma il giorno dopo gli ha riferito la parola di Dio: Non sarai tu a costruire una casa al Signore. Sarà lui che costruirà una casa per te. Non manca un pizzico di ironia, ma è proprio stato così. Nascerà nella casa di Davide, nella sua discendenza il Messia… che è Dio stesso sceso tra gli uomini. Il Signore annuncia che farà lui a te una casa.

Questo si avvera quando una giovane riceve la grande notizia e lei accetta di diventar madre del Figlio di Dio.

È rivelato così il mistero: il mistero – scrive S. Paolo – avvolto nel silenzio dei secoli eterni, ma ora manifestato mediante le scritture dei profeti. Mistero vuol dire disegno di Dio. È il piano di salvezza per tutte le genti.

Il grande evento che segna il tornante della storia avviene non a Gerusalemme (nel tempio, come l’annuncio della nascita di Giovanni), ma a nord, nella Galilea contaminata dalle genti pagane. Nel tempio Zaccaria cercava il Signore nel cuore del centro religioso (nel Santo dei Santi). Ora qui l’inviato di Dio si reca nella casa di una giovane per entrare nel cuore di una persona. Dal tempio alla casa, dal sacro al profano, dalla capitale al villaggio sperduto, dal sacerdote d’Israele a una ragazza promessa sposa a un discendente di Davide, ma di modesta condizione, umile operaio.

   Rallegrati, piena di grazia: non è una gioia come le altre… come quando c’è la lieta notizia di un matrimonio o di una nascita. È la gioia messianica. È un capovolgimento storico di vera pace, promettente e non illusoria.

Dio propone e non impone. Aspetta l’obbedienza della fede. Dio parla e Maria risponde: Eccomi, Sono la serva del Signore. Avvenga per me secondo la tua parola.

L’annuncio della salvezza di Dio ha come destinatarie tutte le genti… perché giungano all’obbedienza della fede (secondo il linguaggio di S.Paolo nella lettera ai Romani che abbiamo letto). Dio continua a parlare, a proporre il suo progetto di salvezza. Ci dona Cristo che è la sua Parola viva e aspetta pazientemente la nostra risposta.

Maria, piena della grazia di Dio, ci fa strada. Fa da apripista, perché tutti possano rispondere bene alla par5ola di Dio, perché il nostro ascolto ci renda servi di Dio disponibili e operosi. La pienezza di grazia di Maria è estesa alla Chiesa, ai credenti, ai discepoli che ascoltano e fanno.

Maria obbediente alla Parola ha generato Gesù nella carne, ma prima l’aveva generato spiritualmente.

Questa pagina, nella sua evangelica semplicità, dice il modo con cui la parola di Dio lavora in ciascuno, per farsi carne nelle persone, per farsi vita nuova.

Origene, geniale teologo dell’antichità, dice: A che mi giova credere che Cristo è venuto nella carne, se non viene nella mia carne?

Il Natale ha il suo significato autentico in questo: Dio entra nella vita delle persone, cercando la nostra umanità unica, personale, irripetibile.