La riflessione domenicale
Pubblicato giorno 20 dicembre 2024 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale
IV DOMENICA DI AVVENTO – C
Letture:
Mi 5,1-4 /Sal 79 /Eb 10,5-10 /Lc 1,39-45
Maria ha creduto!
Dopo l’annuncio dell’Angelo, il grande fatto della venuta di Dio nel mondo ha avuto inizio.
Maria non se ne sta chiusa nei suoi pensieri e non gode per sé la sua gioia, ma la comunica. A chi raccontarla? Chi può capirla se non Elisabetta, la madre del Battista?
«Si alzò e andò in fretta verso la montagna».
Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta e, a sua volta, Elisabetta salutò Maria: «Benedetta tu… e beata colei che ha creduto all’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Viene esaltata la fede di Maria che ha creduto, al contrario di Zaccaria, marito di Elisabetta, che aveva dubitato. Non aveva creduto alla promessa dell’Angelo e per questo era rimasto muto fino alla nascita di Giovanni.
Zaccaria aveva dubitato e non aveva creduto e per questo era rimasto sordo e muto… per poter crescere nella fede durante il lungo silenzio.
Senza fede si resta inevitabilmente sordi alla voce consolante di Dio; si resta incapaci di pronunciare parole di consolazione e di speranza verso il prossimo.
Lo vediamo tutti i giorni. La gente che non ha fede, o ha una fede molto piccola, quando avvicina una persona che soffre le dice parole di circostanza, ma non arriva al cuore, non ha forza, perché non ha fede e se non ha fede non trova parole che arrivano al cuore.
La fede produce una gioia vera e profonda.
C’è in Maria una gioia che si comunica e si diffonde.
L’evangelista racconta che si alzò e andò in fretta da Elisabetta: in fretta, non ansiosa ma in pace.
Maria avrebbe potuto rimanere a casa sua per preparare la nascita del figlio, invece pensa prima agli altri che a sé stessa.
Con questo mostra nei fatti di essere discepola di quel Signore che porta in grembo.
L’evento della nascita di Gesù è cominciato così, con un semplice gesto che comunica gioia e vicinanza. Ogni atto di amore è frutto dell’amore di Dio.
Questo Vangelo della visita di Maria a Elisabetta ci prepara al Natale.
Lo Spirito di Amore ha fatto nascere Gesù in Maria. Lo Spirito accende anche in noi la fede che ci fa uscire pieni di gioia. Maria ci mostra un Natale estroverso e ci aiuta a vivere un Natale estroverso e non un Natale dispersivo.
Al centro non ci sia il nostro “io”, ma ci siano Gesù e i fratelli.
Facciamo attenzione ai fratelli che hanno bisogno di una mano. Maria ci insegna a andare in fretta e con premura verso di loro.
Allora lasceremo spazio all’amore di Dio che anche oggi vuole essere nel mondo, vuol farsi carne e venire ad abitare in mezzo a noi.