La riflessione domenicale

Pubblicato giorno 31 maggio 2025 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale

SOLENNITÀ DELL’ASCENSIONE DEL SIGNORE -C-

Letture:

At 1,1-11 /Sal 46 /Eb 9,24-28;10,19-23 /Lc 24,46-53

La nostra umanità entra nella gloria di Dio.

   Dopo le apparizioni pasquali, dopo quaranta giorni, Gesù esce dal nostro spazio terreno ed entra nella gloria di Dio.

Gesù ascende al cielo e porta con sé la nostra umanità che per la prima volta entra anch’essa nella gloria di Dio.

La reazione dei discepoli davanti al Signore, che si staccò da loro e veniva portato su, non fu di dolore, non fu di smarrimento: Si prostrarono davanti a lui e poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia.

È il ritorno di chi non teme più la città che aveva rifiutato e crocifisso il Maestro.

Tornano nei luoghi che avevano visto il tradimento di Giuda e il rinnegamento di Pietro (per la sua debolezza) e anche la fuga dei discepoli a causa della violenza scatenata dai capi religiosi e politici.

Da quel giorno è stato possibile per gli apostoli e per ogni discepolo abitare a Gerusalemme e anche in tutte le città del mondo, anche in quelle più travagliate dalla violenza e dall’ingiustizia, perché sopra ogni città e ogni paese c’è lo stesso cielo ora abitato dal Signore risorto.

Ogni abitante può alzare lo sguardo a lui con speranza. Gesù, Dio e uomo vero, con il suo corpo di uomo, è in cielo, nel mistero di Dio. E noi siamo saldi se guardiamo a lui.

In questo cielo abita quel Dio che si è mostrato così vicino da prendere la figura e il volto di un uomo, Gesù di Nazareth. Egli rimane per sempre “Dio-con-noi” e non ci lascia soli.

Nell’ascensione del crocifisso risorto c’è la promessa che parteciperemo anche noi alla pienezza di vita presso Dio.

Prima di separarsi dai suoi amici, Gesù aveva detto: “Di questo voi siete testimoni”, e si riferiva alla sua morte seguita dall’esaltazione con la sua risurrezione.

I discepoli dunque sono testimoni anche dell’ascensione di Gesù alla destra del Padre.

Essi tornano in città con gioia e annunciano a tutti la vita nuova che viene dal Crocifisso risorto: Nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati.

Questa è la testimonianza.

…ed è la testimonianza che deve uscire ogni domenica dalle chiese: una testimonianza fatta con parole e opere, con la vita di tutti i giorni.

La testimonianza dovrebbe uscire di chiesa ed entrare nelle case durante la settimana, nei luoghi di lavoro, a scuola, nei luoghi di ritrovo e divertimento, negli ospedali e nelle carceri, nelle case per anziani, nei luoghi dove ci sono gli immigrati…

Questa è la testimonianza che dobbiamo portare ogni settimana: Cristo è con noi. Gesù è salito al cielo. È con noi. Cristo vive!

Gesù ha anche assicurato che “in questo annuncio saremo rivestiti di potenza dall’alto”. Cioè con lo Spirito Santo.

Il segreto della missione è la presenza del Signore che col dono del suo Spirito continua ad aprire la nostra mente e il nostro cuore per vivere ed annunciare il suo amore, e la sua misericordia agli ambienti anche più refrattari.

Non smettiamo mai di invocare il dono dello Spirito Santo.