La riflessione domenicale

Pubblicato giorno 13 giugno 2025 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale

SOLENNITÀ DELLA SANTISSIMA TRINITÀ -C-

Letture:

Pr 8,22-31 /Sal 8 /Rm 5,1-5 /Gv 16,12-15

Saldamente radicati al Vangelo, in cammino nella storia.

   Sono parole di addio, quelle del Vangelo che abbiamo ascoltato.

Poco prima della sua passione, Gesù spiega le verità più profonde. Sono il rapporto che lo lega al Padre e allo Spirito Santo.

Tutto si sta per compiere nella sua morte e risurrezione e, per questo, Gesù vuol rassicurare i suoi che restano: assicura che la sua missione sarà prolungata dallo Spirito Santo. Sarà lui a continuare la missione di Gesù e a guidare la sua Chiesa.

In che cosa consiste la missione dello Spirito Santo?

Guida a capire le molte cose che Gesù ha detto e ha ancora da dire; guida alla piena comprensione, cioè al senso di ciò che Gesù dice e fa; guida alla nuova situazione in cui si vive (e che anche oggi viviamo) per mantenere uno sguardo a Gesù e agli eventi da vivere oggi e domani.

Insomma, lo Spirito ci aiuta a camminare nella storia saldamente radicati al Vangelo e alla nostra tradizione.

Il mistero della Trinità parla anche a noi.

Parla del nostro rapporto col Padre, col Figlio e con lo Spirito Santo. Nel nostro battesimo siamo inseriti nel cuore di Dio e nella vita stessa di Dio che è comunione di amore.

Dio è “famiglia” di tre persone che si amano così tanto da formare una sola cosa. Ma la famiglia divina di Dio non è chiusa in sé stessa: è aperta, si comunica nel tempo, entra nel mondo degli uomini e chiama tutti a farne parte.

La comunione di amore della Trinità avvolge tutti e stimola tutti a vivere nell’amore, nella condivisione, certi che là dove c’è amore, c’è Dio.

Siamo creati a immagine e somiglianza di Dio e quindi siamo chiamati a vederci noi stessi come “esseri in relazione” e a vivere rapporti di solidarietà e di amore vicendevole.

Tali relazioni si creano e si vivono innanzitutto nell’ambito della nostra comunità ecclesiale, perché siamo Chiesa e immagine della Trinità.

Tali relazioni si vivono e si creano anche in orni altro rapporto sociale: dalla famiglia, alle amicizie, all’ambiente di lavoro: sono occasioni concrete che ci vengono offerte per costruire relazioni umanamente ricche, capaci di rispetto reciproco e di amore disinteressato.

La festa della SS. Trinità non ci porta fuori dal mondo: al contrario!

Ci invita a impegnarci negli avvenimenti quotidiani: a essere lievito di comunione, di consolazione e di misericordia.

In questa missione, siamo sostenuti dalla forza dello Spirito Santo.

La nostra missione cura la carne ferita dell’umanità, ferita dall’ingiustizia, dalla prepotenza, dall’odio e dall’avidità.