La riflessione domenicale

Pubblicato giorno 21 giugno 2025 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale

SOLENNITÀ DEL SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO -C-

Letture:

Gen 14,18-20 /Sal 109 /1Cor 11,23-26 /Lc 9,11-17

La nuova alleanza.

   Gesù opera instancabilmente, parla alla gente del regno di Dio e cura molti mali, guarisce molti stati d’animo e malattie…

La giornata è lunga. Si fa sera e i discepoli dicono a Gesù di chiudere, di far basta e mandare a casa la gente.

Non tutti erano stati previdenti. Eccetto qualcuno, non avevano pensato a un grande picnic all’aperto, su una bella prateria fiorita.

Gesù dice in modo provocatorio: Date voi stessi da mangiare alla gente. Rispondono con stupore e forse anche un po’ seccati: Abbiamo solo cinque pani e due pesci.

Gesù mostra di aver ben chiaro quello che vuol fare: Fateli sedere per gruppi.

Quello che vuol fare è chiamare i suoi a una conversione: dalla logica del “ciascuno per sé” alla logica del condividere… anche se è poco quello che si ha.

Proprio a cominciare da quel poco che la Provvidenza ci mette a disposizione.

Gesù prende nelle sue mani i cinque pani e i due pesci. Si rivolge al Padre e pronuncia la preghiera di benedizione. Comincia a spezzare i pani e a dividere i pesci e a far distribuire finché tutti hanno a sazietà.

Questo miracolo è un segno molto importante, tanto è vero che tutti i quattro Evangelisti lo raccontano. Sarà per sempre il memoriale del suo sacrificio, cioè la Messa, sacramento del suo Corpo e del suo Sangue, donati per la salvezza del mondo.

In quel pane spezzato per la salvezza del mondo c’è tutta l’esistenza di Gesù, che è stata un unico atto di amore al Padre e agli uomini.

Gesù ha voluto che si ripetesse quel momento alla vigilia della sua passione, perché esso è l’atto della nuova alleanza, memoriale della sua morte e risurrezione.

È l’atto che ci fa risorgere con lui sempre, dopo esser morti al peccato.

Accogliamo quel pane non passivamente o in modo meccanico. Non lasciamolo solo ad alcuni: è per tutti.

È per tutti, perché nessuno vive senza pane, nessuno può camminare senza cibo.

Inutile star lì a dire: Non sono degno! Nessuno è degno di Gesù e della sua misericordia.

Non hai detto con convinzione che il Signore ha pietà di noi, di ciascuno?

Non hai confessato che hai molto peccato e tralasciato di far del bene? E tutto per colpa tua, non degli altri?

Se l’hai detto con convinzione, e l’hai anche ripetuto varie volte durante la Messa… prendi e mangia!

Tieniti su con il Corpo di Cristo. Ossia, fatti tener su da Cristo. Fatti tenere in piedi vivo, in un mondo debilitato dall’indifferenza, in mezzo a gente priva di forza e di speranza.

 

Ricevendo il Corpo del Signore, rispondiamo “Amen”, ma che sia un Amen convinto.

Un amen che è “Credo!”, è “Grazie!” a Gesù che viene a darmi la forza per vivere.