La riflessione domenicale
Pubblicato giorno 25 luglio 2025 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale
XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO -C-
Letture:
Gen 18,20-32 /Sal 137 /Col 2,12-14 /Lc 11,1-13
Un po’ Maria e un po’ Marta.
Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.
Una simile promessa è un incoraggiamento a chiedere con convinzione e con insistenza pregando. In base a queste parole, Gesù ci assicura che il Padre è disposto a darci tutto quello che gli domandiamo. Basta che non ci si stanchi di chiedere. Infatti, chiunque chiede riceve, chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Ma a una promessa così larga non corrisponde, alla fine, la garanzia di essere sempre esauditi.
Al contrario, Gesù dà una sola certezza: di ricevere sempre e solo un unico dono: lo Spirito Santo. Il Padre vostro darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono.
Gesù in pratica insegna a chiedere quel dono che non ci è spontaneo chiedere.
Il Padre dona sempre lo Spirito perché è realtà spirituale per eccellenza: l’esatto contrario dei nostri bisogni tanto materiali.
Il Padre dona sempre lo Spirito perché lo Spirito è come il vento che soffia dove vuole e non possiamo piegarlo ai nostri interessi e ad assecondare i nostri desideri o a realizzare i nostri progetti.
Lo Spirito Santo è vento che fa nascere dall’alto. Fa nascere dai desideri alti e larghi del Padre e non dal basso dei nostri desideri piccini (a volte) e delle nostre piccole ambizioni.
I nostri desideri a volte un po’ infantili fanno evadere la realtà. Invece lo Spirito fa abitare la casa del Padre come figli che hanno la fiducia del Padre.
La preghiera insegnataci da Gesù rivela a noi chi è realmente il Padre e mette in relazione stretta con lui.
Il Padre ci vuole veramente bene e non accontenta i figli nelle svariate richieste. È un Padre che non “vizia” con doni, concessioni e favori per guadagnarsi la simpatia.
Il Padre dona lo Spirito Santo perché così esaudisce il vero desiderio di vita dei figli.
La vera paternità promuove la crescita, si compiace della maturazione dei figli, rinnova la loro vita portandoli a superarsi e a non accontentarsi della mediocrità.
La vera paternità nella Chiesa porta a sentirsi aperti alla comunità e attenti ai bisogni degli altri per sostenere la vita degli altri.
La vitalità dello Spirito Santo porta a creare comunione e a mettersi a servizio degli altri, evitando di restringere i propri orizzonti e respingendo la tentazione di chiudersi nei propri interessi.
Il Padre vostro darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono.
Chi è nato dallo Spirito ha fatto esperienza del dono di Dio e di essere rinato dallo Spirito. Allora desidera il dono del Padre e questo gli basta.
Invochiamo sempre lo Spirito Santo che è origine della creazione e rinnova la creazione.
Chiediamo lo Spirito che impedisce di sopravvivere soltanto. Chiediamo lo Spirito che ogni giorno è principio di rinascita.