La riflessione domenicale

Pubblicato giorno 29 agosto 2025 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO -C-

Letture:

Sir 3,17-20.28-29 /Sal 67 /Eb 12,18-19.22-24 /Lc 14,1.7-14

Consigli preziosi.

   Il discorso di Gesù è ambientato a tavola, mentre si mangia insieme e, in confidenza, si dicono cose semplici e tanto vere. Sono cose dette spontaneamente, ma possono avere un grande impatto sulla vita.

Gesù è invitato a pranzo da un capo dei farisei. L’evangelista annota che lo osservavano. Ma Gesù non era da meno: anche lui osservava il comportamento degli invitati.

Gesù offre garbati ammonimenti ai suoi ascoltatori.

Dà sottovoce preziosi consigli ai discepoli, consigli che traducono lo spirito di tutto il Vangelo.

   Quando sei invitato non scegliere i primi posti… e quando inviti qualcuno non aspettarti che l’invito sia ricambiato. In questo insegnamento riceviamo qualcosa di più di una regola di galateo e di buone maniere.

Lo stare insieme a tavola, visto da Gesù, è una parabola della vita.

Mangiando si apprezza il buono e lo si distingue dal meno buono. Ma lo stare insieme a tavola porta anche a fare esperienza del bene e del male. La tavola è il luogo dell’amicizia e della gioia, ma può diventare anche il luogo della prepotenza, dello scontro, dell’aggressività: molti cercavano i primi posti.

L’insegnamento di Gesù sullo stare a tavola insieme si estende a tutta la vita cristiana.

Che cos’è la conversione se non rinunciare a un posto che ci si sceglie da sé? Che cos’è la modestia e cos’è l’umiltà se non accettare il posto indicato e che spetta a ciascuno?

(Pur sempre posto di servizio sia per chi è davanti agli altri sia per chi è un po’ in disparte).

   Quando offri un pranzo, non invitare gli amici e i ricchi vicini… che cosa vuol dire?

Che nei rapporti quotidiani siamo chiamati a preferire l’accoglienza a tutti, indistintamente, anziché la compagnia dei vicini e dei più ricchi o privilegiati.

Siamo invitati dal Vangelo ad aver relazioni con chi è rifiutato socialmente… fino al punto di un’ospitalità aperta e universale, verso chi non ha nulla da ricambiare… o addirittura non si merita molto la nostra benevolenza.

A coloro che rischiano simili comportamenti Gesù promette che saranno beati a far così e che saranno esaltati: Chi si esalta sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato.

Gesù dice tutto questo perché lui per primo l’ha vissuto. Ha offerto con la sua vita la prova che tali atteggiamenti sono praticabili.

  • Da Figlio di Dio ha scelto per sé l’ultimo posto tra gli uomini, dalla nascita nella stalla alla desolazione della morte vergognosa.
  • Negli incontri Gesù ha accettato tutti, tutte le categorie, senza discriminazione di appartenenza sociale, sesso, religione.
  • È lui quel Signore che ha invitato anche noi al banchetto del regno pur non avendo nulla da ricambiargli.

L’esempio di Gesù incoraggia a fare le cose in cui si crede senza attendersi contraccambio, ricompensa, ringraziamento.

L’eventuale promozione la dà lui: Amico, vieni più avanti.