La riflessione domenicale
Pubblicato giorno 31 ottobre 2025 - In home page, In primo piano, Riflessione domenicale
SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI -C-
Letture:
Ap 7,2-4.9-14 /Sal 23 /1Gv 3,1-3 /Mt 5,1-12
Santi… con i piedi per terra.
I Santi e le Sante… oggi li onoriamo tutti assieme: erano persone normali, piene dei doni dello Spirito Santo, ma con i piedi per terra.
San Piergiorgio Frassati, santo giovane, figlio del direttore della Stampa di Torino, scalava le montagne con gli amici studenti, ma saliva anche le scale dei poveri della grande Città.
San Carlo Acutis era un ragazzo giovanissimo, geniale col computer…
Sono tanti i santi sconosciuti, o poco conosciuti… Essi hanno provato la fatica quotidiana dell’esistenza, con i suoi successi e i suoi fallimenti, trovando nel Signore la forza di rialzarsi sempre e proseguire il cammino.
La santità è un traguardo per tutti.
Un traguardo che non si può raggiungere solo con le proprie forze, ma con la grazia dello Spirito e non senza la nostra collaborazione.
La santità è un dono e un compito, una chiamata e una risposta libera.
In quanto dono, la santità è un seme da accogliere e coltivare fin dal battesimo.
In quanto dono, la santità è linfa della vite che è Cristo, alla quale bisogna restare attaccati. Possiamo e dobbiamo vivere con Lui e in Lui da figli di Dio, già adesso, durante questo nostro pellegrinaggio terreno.
In quanto compito, la santità è una chiamata, una vocazione comune a tutti i cristiani a vivere in pienezza e offrire la propria vita nell’amore di Cristo e del prossimo.
La santità diventa dunque risposta al dono di Dio.
Sono vari i doni distribuiti tra noi di cuore e di mente, di bontà e di ingegno… da non godere per sé, ma da impiegare per il bene di tutti.
Sono grandi doni di grazia e siamo responsabili di questa multiforme ricchezza, a volte più brillante in un punto o in un campo particolare.
La santità diventa anche un percorso verso una meta finale che è la comunità definitiva, con Dio nella città eterna.
Con questa prospettiva davanti, è importante assumere ogni giorno l’impegno di santificazione nella propria condizione di vita, nei doveri e nelle circostanze in cui ognuno si trova a mettere amore nelle cose che fa.
Tra i Santi riconosciuti di recente, il 19 ottobre, ci sono anche dei martiri. La santità passa anche attraverso la sofferenza e la redime.
Diceva Papa Leone XIV: Dio è lì dove l’innocente soffre e la giustizia di Dio è il perdono. Dio vede il male e lo redime prendendolo su di sé.
Quando siamo crocifissi dal dolore e dalla violenza, dall’odio e dalla guerra, Cristo è già lì, in croce con noi e per noi.
Non c’è pianto che Dio non consoli. Il Signore ci ascolta, ci abbraccia come siamo.
Chi invece rifiuta la misericordia di Dio, resta incapace di misericordia verso il prossimo. Chi non accoglie la pace come un dono, non saprà donare la pace.